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Categorie Ricerche e Applicazioni CBD

Tempo di lettura 2 minuti

Olio CBD: i metodi di estrazione

L’estrazione del CBD, o cannabidiolo, è un processo fondamentale per ottenere questo composto benefico dalla pianta di cannabis. Esistono diversi metodi di estrazione, ognuno con i suoi vantaggi e svantaggi. In questo articolo, esploreremo tre tipi comuni di estrazione del CBD: estrazioni a freddo, estrazioni con solventi ed estrazioni con CO2 o supercritica.

 

  1. Estrazione a freddo: l’estrazione a freddo e basse temperature è un metodo delicato che consente di ottenere un olio di CBD di alta qualità. Questo processo viene effettuato in un ambiente freddo (circa 2°C) per mantenere le proprietà benefiche del CBD e preservare i terpeni, i flavonoidi e altri composti presenti nella pianta di cannabis. La bassa temperatura aiuta a prevenire la degradazione del CBD e garantisce un estratto puro e potente. Tuttavia, l’estrazione a freddo richiede più tempo e risorse rispetto ad altri metodi ma è l’unica 100% naturale.

 

  1. Estrazione con solventi: l’estrazione con solventi è un metodo ampiamente utilizzato per estrarre il CBD dalla cannabis. I solventi comuni utilizzati includono etanolo, butano e propano. Questo processo coinvolge l’immersione della pianta di cannabis in un solvente per estrarre i composti desiderati. Successivamente, il solvente viene evaporato per ottenere l’estratto di CBD. L’estrazione con solventi può essere un metodo efficace, ma può portare alla presenza residua di solventi nell’estratto finale se non eseguito correttamente. È importante garantire che l’estratto sia stato sottoposto a una rigorosa purificazione per rimuovere eventuali tracce di solventi.

 

  1. Estrazione con CO2 o supercritica: l’estrazione con CO2 o supercritica è considerata uno dei metodi più avanzati ed efficienti per ottenere il CBD. Questo processo impiega CO2 in uno stato supercritico, in cui agisce come un solvente per estrarre il CBD dalla pianta di cannabis. La CO2 supercritica può penetrare la materia vegetale estraendo selettivamente il CBD insieme ad altri composti desiderati. Una volta completata l’estrazione, la CO2 ritorna allo stato gassoso, lasciando un estratto di CBD puro e privo di solventi residui. L’estrazione con CO2 o supercritica richiede apparecchiature specializzate e può essere costosa, ma produce un estratto di alta qualità con un’elevata concentrazione di CBD.
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