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Categorie Antiproibizionismo

Una svolta storica che segna la via per la legalizzazione

La Germania è una delle potenze economiche e politiche più influenti d’Europa e ha attirato l’attenzione internazionale con una mossa audace: il 23 febbraio, il Bundestag (ovvero il Parlamento federale) ha approvato la legalizzazione della Cannabis per uso personale, oltre che terapeutico.
Questa decisione non solo consentirà ai cittadini di possedere e consumare cannabis senza timore di persecuzioni legali, ma stabilirà anche un quadro regolatorio per la produzione, la vendita e la tassazione della sostanza.

Già nota per la sua politica progressista su molti fronti, la Germania ha lungamente affrontato il tema della legalizzazione, ma la pressione per una riforma della legge sulla Cannabis è aumentata soprattutto negli ultimi anni, grazie anche agli evidenti successi di altri paesi che hanno adottato politiche più liberali.
Dopo un passaggio formale atteso il prossimo 22 marzo, la nuova legge entrerà in vigore dal 1 aprile, portando così a compimento l’impegno preso dalla maggioranza di Governo composta da socialdemocratici, verdi e liberali.

Cosa cambia in Germania?

Il disegno di legge prevede la legalizzazione del possesso da parte degli adulti di un massimo di 25 grammi (quasi 1 oncia) di Cannabis per scopi ricreativi e la possibilità di coltivare fino a tre piante.
I cittadini tedeschi maggiorenni potranno unirsi ai “cannabis club” senza scopo di lucro con un massimo di 500 membri ciascuno. Ai club sarà consentito coltivare cannabis per il consumo personale dei membri.
Gli individui potrebbero acquistare fino a 25 grammi al giorno, o un massimo di 50 grammi al mese – una cifra limitata a 30 grammi per i minori di 21 anni. Non sarebbe consentita l’iscrizione a più club. I costi dei club sarebbero coperti dalle quote associative, che sarebbero scaglionate in base alla quantità di Cannabis utilizzata dai membri.
Il governo prevede il divieto di pubblicizzare o sponsorizzare la Cannabis, e i club e il consumo non saranno consentiti nelle immediate vicinanze di scuole, campi da gioco e impianti sportivi. Una valutazione degli effetti della legislazione sulla protezione dei bambini e dei giovani deve essere effettuata entro 18 mesi dall’entrata in vigore della legislazione.

Implicazioni Economiche e sociali

Questa svolta avrà un impatto significativo sull’economia tedesca. Si prevede che il mercato legale della Cannabis genererà profitti considerevoli attraverso la tassazione e la regolamentazione delle vendite. Inoltre, si apriranno nuove opportunità di lavoro legate alla coltivazione, alla produzione, alla distribuzione e alla vendita di cannabis e dei suoi derivati.
Per quanto riguarda la salute pubblica e il benessere sociale, i sostenitori della riforma sottolineano i potenziali benefici medici della Cannabis e sostengono che la regolamentazione potrebbe ridurre i rischi associati al consumo di droghe illegali.

Conseguenze

Stiamo assistendo a un passaggio storico per tutta l’Europa, che ha il potenziale per influenzare il panorama internazionale e potrebbe aprire la strada a nuove politiche sulla Cannabis e sugli stupefacenti.
È essenziale che il governo tedesco affronti le sfide e le responsabilità che accompagnano una decisione di tale portata, assicurando che vengano implementate anche misure efficaci per tutelare la salute pubblica e il benessere sociale. Gli altri paesi osservano con attenzione per vedere come la Germania gestirà questa nuova fase e quali lezioni possono essere apprese da questa esperienza pionieristica.

 

FIRMA LA LEGGE PER L’AUTOPRODUZIONE IN ITALIA

Proprio sulla base del modello tedesco che è stata formulata “Io Coltivo”, la proposta di legge di iniziativa popolare promossa dall’Associazione Meglio Legale insieme a una rete di oltre 30 partner. La sottoscrizione della proposta, lanciata lo scorso dicembre, e giunta già a 35mila firme, è possibile online con l’Identità Digitale (SPID) al sito www.iocoltivo.org/

Antonella Soldo, coordinatrice dell’associazione Meglio Legale, ha dichiarato:
«Siamo vicini alla fine di un’era. Un grande paese europeo sceglie di percorrere la via della regolamentazione e questo è un evento che avrà conseguenze nel resto d’Europa. Le inutili e dannose politiche repressive perdono terreno, sta al nostro paese decidere se prenderne atto o rimanere il fanalino di coda. In Italia fumare Cannabis non è un reato, ma coltivarla per uso personale è punibile con il carcere fino a 6 anni: la proposta “Io Coltivo” vuole correggere uno dei più grandi paradossi sulle leggi sulle droghe in questo paese»

 

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