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La cannabis viene utilizzata da tempo immemorabile e fin dall’antichità le sono state attribuite ipotetiche proprietà afrodisiache, come in India, ad esempio, dove trova impiego nel sesso tantrico. Arrivando ai nostri tempi, l’effetto della cannabis sull’attività sessuale è un argomento molto dibattuto, anche se poco approfondito dalla scienza.
Purtroppo non esiste una grande varietà di ricerche scientifiche che abbiano trattato la relazione tra marijuana e sesso, probabilmente a causa del fatto che entrambi sono tabù sociali storici e quindi difficili da trattare. Tuttavia, possiamo fare riferimento ad alcuni studi che delineano i possibili effetti, sia positivi che negativi.
Uno degli studi più recenti sull’azione che la cannabis può svolgere nell’attività sessuale, è quello svolto presso l’Università di Stanford, pubblicato nel 2017 sul Journal of Sexual Medicine. Tra le conclusioni, è stato evidenziato che le persone che fanno uso di cannabis prima di un rapporto sessuale provano un maggiore senso di piacere, una sensazione che è particolarmente rilevante per le donne. In secondo luogo, i consumatori abituali di marijuana hanno una maggiore frequenza di rapporti rispetto ai non consumatori.
Al contrario, sono stati rilevati anche effetti diametralmente opposti, tra cui l’inappetenza sessuale e l’inibizione del testosterone, soprattutto in relazione al consumo di grandi quantità di cannabis per periodi prolungati.
Sebbene questi dati non possano essere considerati definitivi, si può intravedere una tendenza che suggerisce come una quantità adeguata di cannabis possa effettivamente migliorare la libido e offrire un’esperienza sessuale positiva.
In sintesi, possiamo riassumere così i possibili vantaggi e svantaggi.
La ricerca è ancora in fase di sviluppo e bisognerà attendere che l’ambiente scientifico approfondisca l’argomento, esplorando i numerosi fattori in gioco. È innegabile però che ad oggi, i riscontri suggeriscano un’associazione positiva tra l’uso di CBD e il miglioramento della vita sessuale.
I ricercatori infatti sembrano concordare sul fatto che il sistema endocannabinoide sia presente negli apparati riproduttori sia degli uomini che delle donne e l’uso di CBD, interfacciandosi con questo sistema, può agire anche come possibile modulatore del desiderio sessuale, influendo soprattutto su questi aspetti:
Anche se sono necessari molti più studi sull’essere umano per avere una visione chiara sul tema, il CBD potrebbe essere un grande alleato per ritrovare la qualità delle prestazioni… o semplicemente per rilassarsi e godere di un’esperienza sensuale.
Le informazioni fornite in questo articolo non sono un sostituto del consiglio medico professionale. Se hai dubbi o domande sulla tua salute sessuale, consulta il tuo medico.