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Il legame tra la Cannabis e attività sportiva è un tema di crescente interesse sia tra i professionisti che tra gli atleti amatoriali. Nonostante i pregiudizi ancora diffusi, la Cannabis – e in particolare il CBD – viene sempre più apprezzata per i suoi effetti benefici sia sulle prestazioni fisiche che sul recupero muscolare. Tuttavia, è essenziale fare una distinzione tra l’uso di CBD, che è una sostanza legale e non considerata come doping, e quello della Cannabis con alto contenuto di THC, vietata in molti contesti sportivi, inclusa l’Italia.
Vediamo come il CBD può essere utilizzato dagli sportivi e quali possono essere i suoi vantaggi.
L’impiego di Cannabis da parte degli sportivi è un argomento controverso. In molti paesi del mondo le politiche di regolamentazione e legalizzazione hanno favorito una nuova accettazione sociale della sostanza, ma persiste lo stereotipo del consumatore di marijuana pigro, con una scarsa propensione allo sforzo fisico.
Il THC è una sostanza proibita nelle competizioni sportive professionistiche, non solo per i suoi effetti psicotropi e potenzialmente dopanti, ma anche perché può alterare i tempi di reazione e la coordinazione, aumentando il rischio di infortuni. Tuttavia, di recente diversi personaggi nel mondo dello sport hanno ammesso di fare impiego di Cannabis anche durante il loro regime di allenamento.
La scienza è divisa sull’argomento: da un lato gli studi sulla relazione tra Cannabis ed esercizio fisico, per quanto ancora limitata, sembra aver evidenziato che il piacere associato al consumo di Cannabis può avere un ruolo nel migliorare la predisposizione mentale che stimola il miglioramento delle performance atletiche, ottimizzando anche il successivo recupero. Secondo alcuni, la marijuana può migliorare la concentrazione e il focus mentale indispensabile per affrontare una competizione sportiva.
D’altra parte, gli esperti mettono in guardia sull’uso improprio del THC, che potrebbe causare effetti negativi sulla salute cardiovascolare e sulla sicurezza durante attività ad alto rischio. Senza contare che gli effetti avversi associati al consumo di Cannabis possono pregiudicare una corretta preparazione psico-fisica e alla lunga allontanare il raggiungimento dei risultati.
Negli ultimi anni, ha guadagnato terreno l’impiego del CBD, specialmente da quando l’Agenzia Mondiale Anti-Doping l’ha rimosso dalla lista delle sostanze proibite, nel 2018. Questa decisione ha aperto le porte all’uso del cannabidiolo in ambito sportivo, permettendo agli atleti di sfruttarne i numerosi benefici, come le proprietà antinfiammatorie e antidolorifiche.
Il CBD è ormai una valida alternativa ai farmaci tradizionali (come i FANS) per la gestione di dolori muscolari e infiammazioni che si verificano durante o dopo l’attività fisica. Gli studi hanno dimostrato che il CBD agisce riducendo il dolore post-allenamento e accelerando il recupero muscolare. Inoltre, viene spesso utilizzato per gestire l’ansia da prestazione e favorire un migliore stato mentale prima e dopo le competizioni, soprattutto negli sport che comportano un rischio elevato di stress e traumi, come gli sport da contatto.
Oltre ai benefici fisici, il CBD ha dimostrato di avere effetti neuro-protettivi. Viene utilizzato negli sport da contatto (come il pugilato, per esempio) in cui il rischio di sviluppare complicanze neurologiche in seguito a ripetuti traumi cranici è alto. Una commozione cerebrale, anche di piccola entità, può causare mal di testa, vertigini, compromissione della memoria e affaticamento: in questo caso, l’olio di CBD compensa l’assenza di terapia adeguate grazie alle sue proprietà che consentono di diminuire la neuro-infiammazione e lo stress ossidativo.
Il CBD è noto anche per favorire il sonno e il rilassamento muscolare, due elementi chiave per il recupero fisico degli atleti. Questo rende il CBD un’opzione molto interessante per chi cerca soluzioni naturali per migliorare le proprie performance senza rischiare sanzioni antidoping.
Il CBD è considerato un prodotto con un elevato profilo di sicurezza, tuttavia l’uso di CBD nello sport è un argomento ancora poco esplorato dal punto di vista clinico. Nonostante le sue proprietà potenzialmente utili per gli atleti, la ricerca scientifica a sostegno del suo utilizzo è ancora limitata.
Per inserire il CBD nella propria routine di allenamento è bene consultare il proprio medico di fiducia e affidarsi a prodotti certificati di alta qualità.
È necessario tenere presente che sul mercato si trovano anche dei preparati che potrebbero contenere quantità inadeguate di CBD oppure impurità tra cui il THC, che potrebbero comportare per gli atleti un rischio in termini di conformità alle normative antidoping.
Il modo in cui il CBD influisce sull’organismo e il modo in cui ci si sente può variare da persona a persona. Ci sono tanti prodotti diversi, adatti alle varie esigenze e preferenze. È fondamentale farne uso in modo responsabile, eventualmente consultando il parere del proprio medico curante.
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Oltre ai cannabinoidi, infatti, questi oli di CBD contengono Terpeni, Favonoidi, Fitonutrienti, Vitamine e Minerali che svolgono un ruolo di fondamentale importanza nell’Effetto Entourage.
Si consiglia di iniziare con un basso dosaggio ed eventualmente aumentarlo in modo graduale, monitorando gli effetti.