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Giornata Mondiale dello Yoga: un abbraccio a corpo e mente

Il 21 giugno, giorno del solstizio d’estate, si celebra la Giornata Mondiale dello Yoga: un invito a fermarsi, respirare e riconnettersi con sé stessi. Un momento simbolico che ci ricorda quanto sia importante prendersi cura di corpo e mente in modo consapevole, naturale, profondo.

Lo yoga è molto più di una serie di posture sul tappetino: è un viaggio millenario che unisce movimento, respiro, meditazione e presenza. Che si pratichi all’alba in silenzio o dopo una lunga giornata per sciogliere tensioni, lo yoga ha un potere trasformativo. Ti calma, ti ascolta, ti rimette al centro.

Cannabis e Yoga: connessione o contraddizione?

Negli ultimi anni si è fatto sempre più spazio un dibattito affascinante (e un po’ divisivo): può la Cannabis entrare in armonia con la pratica dello yoga?

È il concetto alla base del cosiddetto Ganja Yoga, nato in California e oggi diffuso in alcune città degli Stati Uniti, del Canada e persino in Europa. Si tratta di sessioni di yoga precedute da un uso controllato di cannabis (in genere a basso dosaggio), pensate per aiutare il rilassamento, l’introspezione e una connessione più profonda con il corpo.

Molti riportano esperienze positive: una maggiore fluidità nei movimenti, più consapevolezza nel respiro, una mente finalmente in pausa. Ma non mancano le voci critiche.

Perché no: l’altra faccia della medaglia

Non tutti i praticanti vedono di buon occhio l’abbinamento cannabis + yoga. Alcuni ritengono che gli effetti della cannabis creino solo un’illusione degli stati di presenza e benessere che lo yoga dovrebbe generare da sé, attraverso la disciplina mentale e spirituale. In questa visione, l’uso di sostanze esterne rischia di “bruciare” quel fuoco interiore che, con il tempo, porta alla trasformazione autentica.

Altri ancora sottolineano che la cannabis, soprattutto in dosi non controllate, può generare ansia, confusione o distacco dalla realtà – l’opposto di ciò che si cerca su un tappetino da yoga. Per molti yogi, il traguardo è il Samadhi, lo stato di illuminazione e unione con il divino, che andrebbe raggiunto solo tramite la meditazione profonda e non “assistita”.

Perché sì: un aiuto verso l’armonia

Dall’altra parte c’è chi sostiene con convinzione che, se una sostanza naturale aiuta a entrare in uno stato di quiete mentale, non c’è nulla di sbagliato nel farne uso con consapevolezza.

Per molti, la cannabis non è altro che un ponte per superare blocchi fisici o mentali, facilitare la presenza, rilassare il corpo, aprire lo spazio interiore. Un alleato che può rendere più accessibili stati di equilibrio che, altrimenti, richiederebbero tempo, pazienza e fatica. In questo senso, la cannabis diventerebbe un supporto, non una scorciatoia.

Una curiosità: quando si pratica yoga sotto l’effetto di cannabis è stato notato come il cervello produca più anandamide, parola che deriva dal sanscrito ‘ananda’ che significa proprio ‘beatitudine’!

Il CBD mette tutti d’accordo

Se il THC (il principio attivo psicoattivo) divide le opinioni, c’è l’altro componente della cannabis che, al contrario, ha conquistato sempre più spazio nella community yogica: il CBD.

Privo di effetti psicotropi, il CBD è noto per le sue proprietà rilassanti, antinfiammatorie e ansiolitiche. Ideale per calmare la mente, sciogliere le tensioni muscolari e favorire la presenza mentale.

Molti praticanti assumono CBD prima della lezione per prepararsi al tappetino, in quanto il CBD può incrementare lo stato di concentrazione e migliorare l’esperienza meditativa e contemplativa dello yoga. Oppure dopo la pratica, per facilitare il recupero muscolare, alleviare dolori e fastidi causati dalle posizioni e dall’immobilità, che potrebbero allontanare la sensazione di benessere.

Il CBD si adatta a tutti i livelli di esperienza, non altera la percezione, e può accompagnare lo yoga senza interferire con la chiarezza mentale o la profondità della meditazione.

Una nuova via verso l’equilibrio

In fondo, sia lo yoga che il CBD nascono dalla stessa intenzione: portarci in uno stato di maggiore presenza, pace e benessere. Non sono scorciatoie, ma strumenti. E quando vengono usati con rispetto, attenzione e consapevolezza, possono aprire nuove porte interiori.

In questa Giornata Mondiale dello Yoga, magari è il momento giusto per esplorare qualcosa di nuovo. Stendere il tappetino, fare un respiro profondo… e, perché no, accompagnare la pratica con qualche goccia di CBD per sentirsi ancora più connessi.

Buon yoga, buon respiro, buon benessere 🧘‍♂️✨

Le iniziative a Milano per la Giornata Mondiale dello Yoga

Yoga Day

Per il suo quinto anno, la celebrazione mondiale viene festeggiata a Milano con il più grande raduno di yoga presso l’Arena Civica Gianni Brera (ingresso da via Legnano). Una sessione collettiva, gratuita e aperta a tutti, che coinvolgerà la città in un’esperienza di yoga e meditazione dal vivo.

Scopri qui i dettagli!

I 108 Saluti al Sole

Un evento, gratuito aperto a tutti che si terrà all’interno del Parco Sempione, al Teatro Burri (viale Enrico Ibsen) dalle 7:00 alle 8:30 circa. La pratica dei 108 Saluti al Sole rappresenta un rituale simbolico e trasformativo nella tradizione dello yoga. Spesso eseguita durante i cambi di stagione o in occasione di eventi significativi, questa sequenza è considerata un vero e proprio viaggio interiore.

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